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STAGIONE 2013 |
Felice Gimondi (Sedrina,
29 settembre
1942) è un
ex ciclista su strada e
dirigente sportivo
italiano.
Professionista dal 1965 al 1979, è uno dei cinque corridori ad aver
vinto la tripla corona, cioè ad aver vinto tutte e tre i
grandi Giri:
Tour de France,
Giro d'Italia e
Vuelta a España. È poi, insieme a
Eddy Merckx l'unico ciclista ad aver vinto Giro, Vuelta e Tour per
le corse a tappe, e
Parigi-Roubaix,
Milano-Sanremo,
Giro di Lombardia e
campionato del mondo per le classiche di un giorno. Fu in grado di ottenere numerosi importanti successi nonostante la sua carriera sia coincisa in gran parte con quella del "cannibale" Merckx. Rispetto al fiammingo ebbe comunque una maggiore longevità ad alti livelli avendo iniziato a vincere prima, al Tour de France 1965, e terminato nel 1976, la sua ultima grande stagione da protagonista, con la vittoria al Giro d'Italia e alla Parigi-Bruxelles. Carriera
Felice Gimondi
Il ventiquattrenne Gimondi guida un gruppetto al
Campionato del mondo del
1966,
tenutosi sul circuito del
Nürburgring Dati biografici Nome Felice Gimondi
Nazionalità
Italia
Ciclismo
Dati agonistici Specialità
Strada Ritirato 1979 Carriera Squadre di club
1965-1972
Salvarani 1973-1979
Bianchi Nazionale 1964-1977
Italia
Carriera da allenatore 1988
Gewiss Palmarès
Mondiali Bronzo
Leicester 1970
In linea Argento
Mendrisio 1971
In linea Oro
Montjuïc 1973
In linea
Divenne professionista nel 1965, iniziando a correre con la Salvarani di Luciano Pezzi, dove rimase fino al 1973. In quell'anno passò alla Bianchi, diretta da Giancarlo Ferretti, già suo gregario alla Salvarani. La sua carriera da professionista iniziò subito con una grande vittoria, il Tour de France 1965. L'anno successivo lo vide vincitore alle classiche del nord, Parigi-Roubaix e Parigi-Bruxelles. Nella sua carriera vinse numerose classiche e gare a tappe, conquistando anche il titolo mondiale 1973 a Barcellona. A Barcellona, sul Circuito di Montjuich, era una giornata torrida. Merckx era alla partenza il grande favorito ma in modo del tutto imprevisto vinse Gimondi. All'undicesimo giro Merckx lanciò un attacco furibondo, Gimondi fu capace di rispondergli portandosi a ruota gli spagnoli Ocaña e Perurena, il compagno di squadra Giovanni Battaglin, l'olandese Zoetemelk e il forte belga Freddy Maertens. Gimondi superò sul filo di lana Maertens, impegnato a lanciare da lontano la volata al capitano Eddy Merckx; quest'ultimo inspiegabilmente non assecondò il lavoro del giovane connazionale, favorendo così il successo dell'italiano. Concluse la sua carriera su strada nel 1978 con il Giro dell'Emilia. L'ultima sua apparizione da atleta fu in una Sei Giorni nel febbraio del 1979. Ha vinto 141 corse. Per l'essersi spesso piazzato alle spalle di Eddy Merckx è stato a volte soprannominato l'eterno secondo, tuttavia è stato anche l'avversario principale e l'antagonista più combattivo del campione belga. Alla sua epopea con Merckx sono dedicate le canzoni Gimondi e il cannibale di Enrico Ruggeri e Sono Felice di Elio e le Storie Tese. Gianni Brera, che ne descrisse le imprese, coniò per lui i soprannomi Felix de Mondi e Nuvola Rossa.[1] PalmarèsPista
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