04/10/2009

L'Eroica

Gaiole in Chianti

Fotogallery




Come sempre la corsa di Gaiole è un evento a parte nel panorama delle corse ciclistiche in Italia e risulta molto difficile far capire a chi non ha mai partecipato, il particolare spirito e la bellissima atmosfera che si respira in questo minuscolo paese del Chianti.
Seppur circondata da un po’ di folklore (In certi casi anche troppo…), anche nel suo percorso medio l’Eroica è tutt’altro che una prova semplice: 2455 metri di dislivello in 135 Km di cui 65 su sterrato.
La corsa non ha alcun sistema di cronometraggio ma un cartoncino gara sul quale è necessario raccogliere i timbri nei tre punti di controllo.
La variabilità delle condizioni meteo ed il terreno accidentato sono le piu’ pericolose variabili che possono trasformare la corsa in un inferno anche perché, sul percorso, non è prevista alcuna assistenza tecnica.
L’età media dei partecipanti è certamente superiore a quella delle gran fondo ma, la notevole presenza di giovani stranieri e straniere, contribuisce notevolmente ad abbassarla.
Insomma, dal mio punto di vista un perfetto finale di stagione.
In breve la cronaca della nostra giornata sportiva:
Partenza dalla piazza di Gaiole verso le 6:20 dopo un caffè in uno dei numerosi bar aperti per l’occasione.
Prima ora di corsa al buio totale quasi interamente su asfalto.
Raggiunto il castello di Brolio si inizia una lunga discesa sterrata e la luce inizia ad illuminare gli uliveti e le vigne del bellissimo paesaggio Senese.
I primi 63 Km passano, tutto sommato, tranquillamente: si prende un po’ di pioggia (Piu’ quella sollevata dalle ruote degli altri ciclisti che quella caduta dal cielo) e si riparano una paio di “forature” alla bici di Stefano.
Dopo il secondo ristoro, dove abbiamo consumato un piatto di ribollita innaffiato da un bicchiere di vino rosso, inizia il tratto piu’ duro della corsa che per una decina di KM ci riserva brevi rampe piuttosto ripide alternate a tratti di discesa molto pericolosi.
Causa continue “forature” si decide per il cambio di un tubolare della bici di Stefano e, al termine delle operazioni, i tre meccanici improvvisati si ritrovano imbrattati di mastice fino ai capelli… insomma, non proprio dei fenomeni.
Si ripercorre in salita quella che la mattina era stata la prima lunga discesa in sterrato e si raggiunge per la seconda volta il castello di Brolio ora visibile in tutta la sua bellezza.
Protagonisti di questa edizione sono stati il “vecchio” leone Emilio che, posso garantirlo, non ha mai “messo giu’ il piede”, “Tone sur tone” Stefano Bagni che con i suoi guai tecnici ha reso ancora piu’ eroica questa nostra esperienza e il sottoscritto che non si stancherà mai di invitare tutti i soci a provare almeno una volta nella vita questa esperienza cosi’ particolare.
Cristian

Percorso: Medio
Pos Pos.Cat. Atleta Tempo
Cattaneo Cristiano 09:00:00